Giorgio Andreato

Silenziosa e schiva
mi avvolge la notte
sotto il magico silenzio
del suo manto stellato.

La luna volge altrove
Il suo timido sguardo,
mentre socchiudi gli occhi
e sulle labbra ti bacio.

Polvere di stelle si posa
lieve sui capelli d’argento,
la luce chiara del tuo volto
seduce il firmamento.

Brucia il desiderio di te,
nel groviglio insolubile di
reconditi sogni e desideri:
ti invoco, ti amo, ti scrivo...

Sei tu, sublime Poesia,
la Musa impudica e ignara
che sollevi il velo sull’intima
nudità dell’anima mia.

Così, sgorga sanguigno
l’anelito d’amore sopito
nello scrigno del cuore che
pulsa libero, senza pudore.

Si posano le labbra
brucianti e di baci frementi
sui turgidi capezzoli di seni
che profumano di rosa.

Sono svanite le paure e
le ansie della vita, sospese
nel respiro della brezza che
agita le onde dei sogni.

Si tinge di rosa l’aurora
di un nuovo giorno di sole,
al tepore di timidi raggi che
baciano l’orizzonte del cielo.

Gioioso il sogno della vita
riprende il sentiero smarrito,
l’occulto e misterioso fervore
attende quieto un’altra notte.